Se mi occupavo ancora della Vita di Arlecchino, le attuali circostanze quante belle materie serio[...]-bernesche mi somministravano onde scherzare sopra i francesi, e gli anti-francesi, sopra i giacobini, sopra le loro puerilità, sopra l'intestatura dei nobili, sopra la viltà degli emigrati, sopra l'incostanza, la leggerezza, il torto di tutti! Io non dico che le cose dieno d'Arlecchino, dico, che poteva valer la pena di travestirle, per velare quel tetro che hanno, e per scoprire il deboli di molte, mortificando l'orgoglio, il fanatismo di tutti gli attori in questa tragedia.
ø. A dì 14 detto sabato.
Destino dell'imperatore Valeriano. Ardendo la guerra fra l'imperatore Valeriano, e Sapore re di Persia, e negando questi di trattar di pace con altri, che col nemico in persona, egli imprudentemente