li conosceva, ma in Voltaire non gli trovò tutti scansati, e restò sempre colpita dalla versificazione del Maffei, e da certi squarci, i quali onorano la sua penna.
Io non mi caricherò di segnare gli altrui giudizi, e mi contenterò del proprio dicendo che in Maffei non mi piace il finto amor di [...] , il doppio attentato di Merope sul figlio Egisto e la catastrofe strozzata in pochi periodi. Ma in Voltaire approvo solo i primi tre atti, e gli altri due mi paiono poco giudiziosamente condotti, e l'ultimo in specie riempito a forza con poca verisimiglianza. Doppo costoro è comparso l'ultimo Alfieri col medesimo soggetto esposto da quattro attori. I tre atti di mezzo sono bellissimi, il primo è freddo, l'ultimo urtato, e poco verisimile. Lo stile poi è duro al segno maggiore, e poco corretto. Egli fa bene il carattere del tiranno,