dipinge con forza la casuale occisione commessa da Egisto, dà dei dialoghi interessanti, ma senza mutar troppo la condotta fa morir Polifonte in scena in mezzo ad un confuso, e inverisimil tumulto. E perché tutti hanno conservato l'involontario omicidio dell'incognito, né hanno seguito la favole che suppone Egisto farsi reo della morte di se medesimo per introdursi presso il tiranno, e non hanno tralasciato il voluto matrimonio da Cresfonte doppo quindici anni della vedova dell'ucciso monarca, che sempre resta strano, quantunque Alfieri lo abbia medicato meglio degli altri? Io vorrei poter vedere anche le antecedenti tragedie nostre per esaminarne il piano, ma non mi sarà facile.
Tempo rigido molto, ed un poco turbato.