a molti altri, che amano l'umanità. E che diranno i nostri posteri? Se saranno migliori di noi rideranno che noi ci stimassimo illuminati, se saranno peggiori poco cureranno d'imitare quel buono che abbiamo. Rido poi ancor io che qualche zelante (Gli autori delle Notizie Letterarie fiorentine dell'anno corrente col. 58) faccia le maraviglie che alcuno abbia scritto "che la storia delle azioni umane, quando in generale riguardar si voglia, è una memoria delle iniquità, delle pazzie, delle violenze degli uomini", mentre questa è una verità geometrica. So che si fanno delle azioni virtuose, ma so che queste quasi sempre restano nascoste, e che un fatto cattivo, un furto, un omicidio ecc. in una società fa più strepito che mille atti buoni, onde