Egli era uomo di fuoco, ma che per le sue imprudenze è vissuto del tempo poco felice. In età avanzata si diede allo studio della storia patria sopra della quale ha stampati alcuni libri, ed altri ne preparava. Ma il suo carattere compariva ancora nel suo stile, e ne' suoi scritti, quanto nella conversazione, e nel dialogo famigliare.
L'altro è monsignor Venuti di Cortona morto colà il dì 13 d'anni 61, che fu proposto di Livorno, e che renunziò a monsignor Franceschi di Pisa a motivo di sue indisposizioni tempo addietro.
Egli era soggetto celebre specialmente nell'antiquaria, aveva viaggiato, e si era trattenuto in Francia per ingerenze di Roma, e non pareva di esser fatto dalla natura per esercitare i doveri rigorosi di ecclesiastico, e di curato, ma quelli soli di uomo culto, e studioso. Nelle Dissertazioni dell'Accademia Etrusca di Cortona