ø Martedì a dì 17 detto.
Tempo bello, e caldo.
La medicina, e più la chirurgia qualche volta ha delle operazioni delle quali evidentemente si gode il benefizio, ed in questo secolo ha fatti dei progressi palesi. Una specie di miracolo abbiamo veduto in questi giorni nella contessa Ginori ne' Bardi, la quale a motivo di un'unzione mercuriale male eseguita era ridotta incapace a prender cibo per bocca per essersegli la medesima tutta ulcerata in conseguenza di una fierissima salivazione sofferta. Or essa sarebbe già morta se Giuseppe Vespa, nostro cerusico stato in Francia a studiare, non fosse concorso a soccorrerla con un istrumento per mezzo del quale gli si potesse far passare dal naso della roba liquida nella gola. Questo istrumento che qua non si era mai adoperato è, per quanto sento, una spirale di saltaleone coperta di pelle, la quale s'introduce nel naso, e di poi entro con un sifone vi si spinge del liquido. L'effetto è stato che la dama vive ancora mentre era agli estremi, e che vive per aver potuto prendere in tal guisa più libbre fra brodo, acque ecc. Comunque possa essere il destino di essa, bisognerà sempre confessare che questo