buono agricoltore, senza temere di esagerare, o di mentire!
o Mercoledì a dì 10 detto.
È stato scritto che il mio Montaigne conosceva benissimo le debolezze del genere umano, ma ignorava poi le perfezioni dell'umana natura. Io sono daccordo che questo autore avesse ben conosciute le nostre miserie, ma non so poi se queste sieno maggiori delle nostre perfezioni. Ho tutta la stima che si deve all'uomo in genere, ma essendo la sua natura, come c'insegna la religione, nello stato difettoso contratto nella disubbidienza di Adamo, è egli maraviglia che molti scorgano tanti mancamenti in noi, e che questi adombrino le qualità buone che abbiamo? L'uomo è una bell'opera del Creatore, ma tal quale ora è apparisce carico di miserie, e d'imperfezioni; dunque Montaigne poteva veder bene queste, e tralasciare di decantarci quello che in poca quantità trovava di stimabile in noi. In fatti si può dire che le perfezioni