ø Venerdì a dì 21 detto.
Ho letta la disopra mentovata
lettera del duca di Noja sopra la turmalina in data de' 15 dicembre 1758 e stampata in Parigi nel 1759 in 4° di p. 35 con una figura. Da essa apparisce che l'autore presentemente ha tralasciato lo studio della fisica, e dell'istoria naturale, e si è dato all'antiquaria (p. 4); che egli vuol pubblicare, oltre la raccolta di monete, e medaglie del regno di Napoli già citata, una collezione di pietre intagliate del suo Gabbinetto, cioè di quelle che contengono soggetti interessanti, ed una pianta geometrica, e topografica della città di Napoli, e suoi contorni in 35 tavole colla descrizione in un tomo a parte (p. 4, 5); che nel 1743 sentì la prima volta parlare dal fu conte Pichetti della turmalina, che questo aveva veduto in Costantinopoli presso un mercante (p. 5); che nell'autunno del 1758 ne acquistò due con fatica in Olanda da un povero mercante di quadri (p. 5); che la prima di esse pesa 6 grani, è lunga 4 linee, larga tre, e grossa quasi una (p. 9); che la seconda pesa 10 grani, è lunga 5 e mezzo linee, larga 4 e mezzo e grossa quasi una (p. 10); che sono egualmente pulite, e dure come il cristallo