di rocca, lo smeraldo, ed il zaffiro di acqua, che i lapidari mettono nella classe delle pietre tenere fra le pietre fine (p. 18); che la prima non è punto trasparente, ma di un bruno nerastro che i lapidari chiamano grigio nero e più attiva, la seconda di un colore giallo sfumato come il vin di Spagna (p. 9, 10, 11); che monsieur Lémery fece vedere all'Accademia delle Scienze di Parigi nel 1717 una di queste pietre, come si legge nella storia della medesima accademia in quell'anno p. 7 e seg. (p. 7); che delle sue virtù più recentemente ne ha parlato il signor Stepin professore di Fisica nell'Accademia di Pietroburgo in una memoria letta all'Accademia di Berlino nel 1757 De quibusdam experimentis electricis notabilioribus, ed in una dissertazione monsieur Wilke inserita in un trattato di elettricità impresso in un volume in 4° di p. 142 con questo titolo: Disputatio solemnis physica de electricitatibus contrariis. Auctore Joanne Carolo Wilke. Rostochii 1757 (p. 9); che dall'esperienze fatte sopra di queste pietruzze, e che egli descrive con somma esattezza, ha conosciuto che la turmalina rassembra agli altri corpi elettrici in sette cose, cioè: 1. nell'attrarre, e rispingere i corpi leggeri, essendo stropicciata; 2. nel