ø Sabato a dì 26 detto.
Questa mattina doppo le sei è stato un temporale con gragniuola che ha moltissimo rinfrescato l'aria, e tuoni.
Io ho sofferto moltissime stirature nel petto, che mi facevano prevedere questa mutazione di tempo, giacché a questi venti elleno m'incomodano assai.
Quel disgraziato scelleratissimo perugino non volle altrimenti partire, ma giovedì mattina rientrò in Firenze, onde io l'ho rilasciato al suo destino, purché non si accosti a questa casa.
ø Domenica 27 detto.
Seguita il tempo ad esser fresco, ed è più volte piovuto in questo giorno.
Ad una dama mia amica trovai ieri in mano certi capitoli manoscritti oscenissimi al maggior segno, che dipingono con un'eloquenza da mercato vecchio i vizi delle femmine. Questi glieli aveva dati a leggere una persona che non conosco, ma che da questa sola azione mi fa comprendere essere una birba, perché tali scritti, o meritano di esser bruciati, o certamente non vanno dati alle donne, che facilmente hanno tempo di rimuginare le laidezze che contengono