Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Maggio » p. 138

non può sanare?

Sono stato al solito passeggio alla porta a San Gallo.

o Lunedì a dì 19 detto.

Il sopra mentovato Giornale Gesuitico, che dissi che io credevo impresso in Pisa, sento essere stampato in Lucca dal di là mentovato Giusti.

Sono stato nel giardino del senatore Rucellai ed ho crocchiato anche col medesimo. Si è discorso delle calamità della guerra, e mi ha asserito aver inteso dal maresciallo Botta che dalle tabelle militari apparisce esser morti nelle guerre fatte dalla regina di Ungheria, regnante Imperatrice e nostra Granduchessa, fino a quest'ora da settecentomila uomini. Gran vòto nel mondo! Potrebbe egli esser felice un uomo che intendesse aver procurata, o almeno permessa la morte a tanti suoi simili? Qual orrore un tal pensiero non ispira egli nel cuore di una persona sensibile ai mali dell'umanità? A' sovrani si tolgono certe reflessioni, o si avvezzano a non curare l'altrui vita, perché abbiano il coraggio di permettere tante stragi. Mondo infelice, povera umanità, destabile ambizione!