Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Maggio » p. 137

Nella prefazione si è finto esser venuto fuori da una copia di un dotto inglese, per coprire che gli scritti di Machiavello tanto odiati escano al pubblico per opera di un sacerdote lettore di Teologia, che scrive anche di presente la sua vita a mia istanza.

Questa non è la sola bugia impressa, ma il vero non sempre si può manifestare. Il detto discorso e le dette lettere piaceranno assai, se non m'inganno. La prefazione contiene una breve, ma sugosa apologia di questo politico disgraziato. In fine l'opera è uscita come dissi in Lucca, da' torchi di Jacopo Giusti. Io quantunque veneri le censure della Chiesa, non ostante credo che vi sieno de' libri peggiori di quelli del Machiavello, e che non fosse poi un consigliere della tirannia, come il mondo dice.

ø Domenica a dì 18 detto.

In questa mattina ho sofferta una di quelle tempeste che disturbano la calma de' cuori.

"O mondo, o voglia ardita, onde mi dole! / O van pensier, che la mia mente allaccia!" (Giusto de' Conti, La bella mano).

Mancavano all'umanità i mali, perché nel mezzo della bella unione ne dovessero germogliare di quei che mano medica