ø A dì 20 detto giovedì.
Tempo non dissimile.
La poca mia elasticità rende ottuso lo spirito a tutt'i riguardi, onde tralascio di scrivere per non essere insipido.
ø A dì 21 detto venerdì.
Nella notte è piovuto e con frequenti baleni si sono sentiti dei grossi scoppi, specialmente a giorno.
Conclude l'abate Pizzi vice-custode di Arcadia un superficiale ragionamento sulla tragica, e comica poesia elegantemente stampato in questi giorni scrivendo: "Felici coloro, che la tirannia scuotendo dell'amor proprio, e dissipando le illusioni di una ristretta educazione, e di una uniforme, e costante presenza de' medesimi oggetti, imparano senza pregiudizio di luogo, di tempo,