Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Diario » 1759 » Settembre » p. 123

proprietà del diamante, asserisce su la fede di un certo Monarde che detta pietra scaldata tira a sé le palliuzze ("Id verum a Monarde de adamante statuitur, quod si alteri diu affricetur, illi satis firmiter adhaereat, ac si calefiat, paleas attrahat"), e Garzia ab Horto nel suo primo libro degli Aromati cap. 47 scrive: "Illud vero saepe expertus sum adamantes exquisitos mutuo attritu sic glutinari, ut facile separari non possint. Sic etiam adamantem vidi uti incaluisset festucas trahere, non secus ac ferrum" (p. 28); che per verificare queste due asserzioni ha sperimentato che il diamante stropicciato sul panno acquista la facoltà di tirare dei corpi leggerissimi, non già riscaldato in altra forma, neppure col stropicciarlo con un altro diamante, onde stima che l'unirsi insieme che facevano quelli accennati da gli autori antedetti nascesse dalla politezza del piano della superficie (p. 29); che ha provato diverse pietre trasparenti, ed opache e non ha trovato che alcuna di queste divenga elettrica col solo riscaldarla, ma bensì parecchie col soffregarle con un panno (p. 31) ove ci dà di queste il catalogo. E che Plinio, confrontandosi il passo citato con uno del proemio del lib. XX con altri del lib. XXXVI cap. 16, nota 35 del lib. II, cap. 96, nota 98 e del lib. XXXVII cap. 3 (edizione dell'Arduino) ha