di quella del sopra mentovato Saggio. Veramente né la mia nascita mi permette di vendere una lettera dedicatoria, né il mio disinteresse mi fa anelare una ricompensa mercenaria per dar delle lodi ad un altro, ma non ostante stimo assai una dimostrazione di gratitudine, e se il suddetto conte si fosse degnato di darmela, col regalarci almeno qualche libro, non posso dissimulare che io non l'avessi volentierissimo ricevuta. Ma io sono molto contento che a nome del traduttore, cioè dell'abate Perini, sia impressa la predetta dedica.
Del restante le accennate Memorie sono stampate con somma pulizzia, ma pure vi sono scorsi non pochi errori che la deformano, perché non mi è stato possibile di rivedere da me i primi sbozzi della stampa; onde se mai sarò in grado di farle nuovamente venire in luce, come ho promesso, non mancherò di usar maggior diligenza, perché comparischino più corrette. Non dissimulo che molto meglio vi era da poter comporre quest'opera, se avessi voluto entrare a discorrere politicamente delle guerre, e delle