e che tutta via mi dimostrano quasi in ogni occasione. Di più mi fu ancora poco doppo sbassata la quota mensuale che pagavo per la tavola, e abitazione da gli otto, a sei scudi.
Negli anni 1754, e 1755, per compiacere agli amici, domandai al sovrano una lettura di Gius civile nell'Università di Pisa, quantunque io fossi poco portato ad un simile impiego, e nel non averla ottenuta restai molto più soddisfatto che se fossero state graziate le mie istanze.
Né in detti due anni fu data alcuna lettura in quella facoltà, quantunque la morte dell'avvocato Domenico Franciosini, succeduta nel primo di essi, mentre dava grandi speranze di divenire un uomo celebre, avesse dovuto far risolvere il Principe a rimpiazzare con altro soggetto la cattedra delle istituzioni, che egli occupava.
L'anno 1756 a' 4 di maggio mancò di vita nella sua avanzata età di anni 82 il sopramentovato canonico Anton Maria Biscioni bibliotecario della Libreria Mediceo-Laurenziana.
Io adunque in questa occasione supplicai per esser