pure la morte del Toledo, dicendo che nessun fiorentino ebbe cara la venuta del viceré, temendo ch'egli come astutissimo con grande esercito non facesse qualche inganno al duca, ancor che suo genero, essendo di più stata fama pubblica che non molto innanzi avesse fatto avvelenare un altro suo genero nel Regno di Napoli, perché zio della Spinelli amata da lui, e perciò tolta in moglie, non poteva sopportare egli quell'oltraggio, e concludendo: "Ma questi sospetti del viceré ebbono corta vita, conciosiaché egli, dopo poco tempo ch'egli fu arrivato in Firenze, dove aveva pasteggiato sontuosamente, e fatto colla moglie bella, e giovane assai disordini, ammalato di febbre si morì in otto giorni". Pietro Giannone bensì, nella sua Storia civile di Napoli lib. LXXXII cap. 7 schiarisce un poco