ø A dì 16 detto giovedì.
Una lode che veddi scritta di me in un'occasione delicata, ed interessante mi produsse ieri qualche dolcezza. Ma io non me l'ero procurata, perché timido nel mio contegno, misurato nelle mie maniere, altiero nel mio cuore lascio al corso naturale il mio destino, non brigo alcuna cosa, non adulo, e non corteggio veruno procurando solo di non offendere chi che sia, perché rispetto tutti gli uomini, e gli amo in astratto più di quello che sappia in concreto adattarmi alle loro passioni, e soffrire oltre alla convenienza i loro difetti. Questo mio carattere non mi farà gran fortuna, e forse non sarei capace a ben sostenere i peso di lei, ma spero che non mi farà ne meno troppo male, da cui solo bramo di salvarmi fra mille lacci che alla giornata si presentano al