Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Aprile » p. 93

la stupidezza, che l'interno inquieto vigore per cui agli altri apparischiamo qualche cosa di meglio. La scoperta è molto antica, ma faccio come i fisici, che non si stancano di ripetere gli esperimenti fatti per convincersi intimamente da per loro del vero; osservo quello che segue in me, vi rifletto sopra, e considero se, e quanto combina con ciò che altri hanno sentito. In ciascuno seguono i medesimi fenomeni, ma in altre circostanze, onde la varietà nei sentimenti, ed in tutto lo spettacolo esterno di questa terrestre scena.

ø A dì 9 detto mercoledì.

Le riflessioni che si fanno alla giornata non sono sempre il più piacevol mezzo per viver contenti, ed il saperle fare non è un dono che la plebe ignorante debba invidiarci. Imperciocché cosa si rileva che consoli? Sempre in fine si conclude la nostra impotenza, e gli stretti limiti della nostra capacità. L'altrui malizia, o l'altrui perversità; la nostra miseria, o l'altrui ingiustizia. Quindi si desideri piuttosto meno spirito