devenu fort amoureux, et qui crut par-là lui donner encore plus d'amour. Quelques historiens on dit qu'elle avoit été gagnée par les Florentins, qui se défioient toujours de ce prince sans parole, et sans foi. Il se sentit donc frappé d'un mal inconnu ecc.". Poggio Bracciolini, Historiae Florentinae, lib. IV in fine p. m. 196 e Scipione Ammirato, Historie Fiorentine, parte I lib. XVIII p. 971
accennano la morte di questo re senza riferire la fama sparsasi, anzi il secondo dice la causa della detta morte essere stata febbre gravissima e potentissima per cui si ridusse a freneticare nel modo che leggesi nel Collenutio, ed il primo, che sbaglia facendolo ammalare in Roma, non in Perugia, se la passa con la frase solamente "in morbum incidit". E per quanto il dottor Brogiani che nel suo erudito e giudizioso libro De veneno animantium stampato in Firenze nel 1752 riporti questo fatto, mostrando piuttosto di crederlo vero, anzi che no, e Pietro Giannone nel lib. XXIV cap. 8 della Storia civile del Regno di Napoli m. t. III p. 299 lo narri