citare, non so se mi dica per pompa di puerile erudizione, o per un gusto depravato, ed insulso. Molto più potrei dire in questo soggetto, ma né il tempo, né la mia penna questa notte me lo permette.
ø Mercoledì a dì 24 detto.
Tempo un poco turbato in qualche ora del giorno, e non molto caldo.
È osservabile che in tutte le cose dell'universo vi è un'apparente confusione, ed un ordine nascosto, e che pure tali sono le macchine politiche immaginate, e governate dagli uomini. In queste si rilevano dei difetti, e nell'universo stesso si mirano, o si crede di ritrovarvegli. Queste si dice governarsi da sé, e quello pure, con le invariabili leggi impostevi, da sé si sostiene. Un tal pensiero oscuro in apparenza è certamente vero, e così potrei dimostrarlo se ancor questa notte fossi in grado di applicar più di quello che posso per motivo del sonno.
ø Giovedì a dì 25 detto.
Tempo turbato, e fosco.
Cosa ho da scrivere quando non ho meditato? E