Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Aprile » p. 33

"Quae venit indigne poena, dolenda venit" (Ovidio, Epist. V).

o Sabato a dì 6 detto.

Tempo nebbioso nella mattina, e nella sera, ma nel giorno bello assai, e tiepido, onde la campagna è più innanzi del solito.

Nel giorno sono ritornato a Firenze quantunque avessi estremamente desiderato due altre giornate di libertà, e di riposo. È vero che non ho studiato, né letto quanto credevo di poter fare, perché ho molto passeggiato per le mie terre, ho goduto le piume, ed ho anche assistito nella sera alle sacre funzioni nella compagnia che ho vicina; non ostante sono stato assai bene, e contento, e arrivato a Firenze non ho voluto abbandonare nella sera la mia camera per non correre il pericolo di trovarmi turbata la mia quiete, almeno per tutto il tempo che mi ero scelto di stare in solitudine.

Da diverse storie raccontatemi, e vedute credo oggimai che di quelli che si trovano in miseria due terzi vi si trovino per propria colpa, e non per disgrazia. I vizi, le sregolatezze ecc. riducono infiniti alla povertà, e se non mancasse a molti il giudizio, pochi si vedrebbero pezzenti, perché non di rado si può far argine agli accidenti