Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Aprile » p. 32

ed ordinari mali sono quelli dei quali ci carica la fantasia. È vero che anche nei piaceri ella ci rappresenta gli oggetti più giocondi, e ridenti di quello che gli ritroviamo, ma non so se questo compensi il male che ci fa soffrire, e se ci procuri più diletti, che dolori. In questa mia solitudine ella non mi serve male, ma non per questo posso sperare che lungamente mi lasci nella placidezza in cui sono, perché pochissimo vi vorrebbe che mi suggerisse certe imagini triste dalle quali resta punto il mio cuore, tanto è vero che più spesso abbiamo in noi il seme della nostra infelicità, che quello della nostra contentezza, e che perciò gli spagniuoli hanno ben ragione di domandare a Dio che gli difenda dal nemico più vicino che abbiamo. Ma "indignare si quid in te inique proprie constitutum est" (Sen., Epist. 91), dichiamo a noi stessi quello che per testimonianza del mio Montaigne (lib. III cap. 13) dicono i messicani ai loro figliuoli quando vengono al mondo: "Enfant, tu es venu au monde pour endurer; endure, souffre, et tais-toy", e ricordiamoci sempre che