Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIV (1765)

Volume XIV » Diario » 1765 » Aprile » p. 34

che seguono nella vita umana.

ø Domenica a dì 7 detto. Pasqua.

Perché mi trattengo più a piangere i miei dolori, che a descrivere i piaceri che alcune volte godo? Perché nei mali lo sfogo serve di conforto; perché nei piaceri non vi è molto tempo alla riflessione; perché è più naturale il rammaricarsi, che il magnificare i godimenti; perché i semi dell'infelicità sono permanenti, e quelli della felicità vari, e momentanei; perché della prima restano le tracce nell'animo nostro più che della seconda. Quindi mi protesto che con tutt'i miei lamenti ho delle ore, e dei giorni piacevoli, nei quali lo spirito inebriato dalla propria gioia non risente quei mali, che alcune volte descrivo.

Tempo nuvoloso.

ø Lunedì a dì 8 detto.

La fortezza dell'animo è piuttosto secondo alcuni un effetto del temperamento, che un attributo dello spirito. Anche i barbari danno prove di un'intrepidezza superiore a quella delle nazioni culte, quantunque conoschino meno il pregio di questa virtù. Racconta il padre Gumilla gesuita nella sua curiosa