o Giovedì a dì 27 detto.
Tempo umido, e torbido.
Il tratto di ascetica filosofia uscitomi dalla penna nel giorno d'ieri prova la qualità dei pensieri del mio cuore più che qualunque altra cosa. Nel leggere anni sono i Saggi di monsieur Niccola mi pareva che nei medesimi troppo si deprimesse la natura umana, e vergognandomi di me stesso lasciai di terminare un libro che mi faceva essere appena un verme. In oggi vedo che tal è l'uomo, e che conviene umiliarlo, perché troppo si gonfierebbe, e s'inalzerebbe, come in mille occasioni fa vedere deprimendo con la forza il suo simile, e sacrificando il più debole all'idolo della propria passione. Se imparasse a conoscere se medesimo i tratti, e le tracce del proprio cuore, sarebbe forse più sensibile non meno per umanità, per interesse, m'anche per cognizione