Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIII (1764-1765)

Volume XIII » Diario » 1764 » Dicembre » p. 74

gioiose di cui altrove ho parlato per esser state pubblicate per opera del dottor Lampredi. Si tratta di una guerra avuta fra i samminiatesi, e gli empolesi, i quali la tradizione dice che presero San Miniato per via di certe capre sopra le corna delle quali posero certi lumicini, e che in memoria di questa vittoria facciano celebrare la festa del volo di un asino che tuttavia si usa per il Corpus Domini, se non prendo sbaglio. La facilità del verso, e dell'invenzione è felice, ma esce poco dall'imitazione di altri poeti non fabbricando idee nuove come l'autore del Ricciardetto ecc. Il poeta parla di sé nel quinto canto stanze 28 e 29 da cui si rileva ch'era medico di professione, e molto portato al verseggiare. Nel canto IX stanza 34 e seg. fa un bell'elogio alla casa dei Medici, e specialmente al suo mecenate Gran Principe Ferdinando, passando poi a lodare Alessandro Marchetti, il senatore Filicaia, Antonio Magliabechi, Selvaggia Borghini dama pisana, Brandaligio Venerosi poeta, l'apostolo Zeno e Francesco da Lemene. Non può negarsi per altro a questo giocoso poema amenità d'idee, novità di pensieri nel descriver particolarmente il nascere, ed il tramontar del sole, prontezza di espressioni ecc. ecc. ecc.