Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume IX (1763)

Volume IX » Diario » 1763 » Al 21 maggio » p. 174

Ve ne sono pure degli amorosi, ma nella più parte si conosce la strettezza a cui l'autore è stato obbligato. Questi a parlar sinceramente sono giocolini d'ingegno poco adattati al gusto di questo secolo. Doppo vi sono quattordici sonetti filosofici dello stesso autore contenenti la Fisica celeste nel sistema dell'attrazione. Più anni fa furono già stampati, dapoi che Lomellino gli compose nel tempo che si trattenne in Pisa, quando io ero appunto colà in studio. La dolcezza della poesia mal si adatta a servire all'esattezza filosofica, per questo sono assai sterili. Seguono quattro capitoli in terza rima intitolati Abbozzo metafisico, e sette altri sonetti del medesimo, poesie tutte non di prima sfera, ma che non ostante scoprono il sorprendente talento di chi le ha scritte, uomo assai noto in questa stagione.

Tempo vario. Nella notte è assai piovuto con tuoni in lontananza. Abbiamo poi buon freddo per esserci della neve ai monti.