dell'abate Fontana, e che sotto i suoi occhi in Pisa aveva compiti i suoi studi teorici. Nella lettera de' 15 dicembre 1778 (p. 234) Frisi riporta quanto gli aveva scritto d'Alembert, e fra le altra che Santi era un compilatore, che non intende ciò, che copia. Da questo carteggio (p. 255 e segg.) si rileva esser falso che Gustavo Adolfo di Svezia fosse in Padova alla scuola del Galileo non essendo mai stato in Italia, ma quelllo di cui esso parla un figlio delle figlie di Gustavo Vasa maritate in Germania. Nella lettera de' 19 novembre 1783 Frisio dà conto della morte d'Alembert tradito da un medico bartes, che si ostinò a dire che non aveva pietra, ma solamente