soltanto qualche maggior virtù di animo, ed un temperamento più ilare. Gli onori, le ricchezze mi fanno gola per un impulso di ambizione; del resto a sangue freddo non bramo se non la mediocrità, e purché non fossi un plebeo rinunzierei alla porpora. Il maggior dono che ci possa fare il cielo è quello di saper limitare i propri desideri; del resto senza questo mai uno è ricco, né doppo aver conquistato l'universo uno è contento. Belle cose la filosofia stoica mi suggerirebbe in questo luogo, se volessi fare una lezione, e nelle opere di Seneca troverei tanti pensieri da riempire più volumi, non che una, o due pagine. Quando considero la baldanza di alcuni mi fa ridere la sicurezza in cui mostrano di essere del proprio merito. Io conosco di averne poco, e poco perciò mi apprezzo, benché, a dirla sinceramente, non soffra di esser schernito dagli altri. Ma quando questi mostrino di