In detto Convito una piccola curiosità sono i giuochi che facevano i due ragazzi del Siracusano. La fanciulla (p. 61) presi dodici cerchi in un tempo ballava, e gli lanciava sull'aria in vortice, bravamente congetturando quanto in alto bisognasse tirargli per riprendergli in cadenza, ed a tempo; di poi portato a lei un altro cerchio pieno torno torno di spade ritte tra mezzo ad esse tenendosi sempre al di sopra delle piante saltava a capo all'ingiù, e poi a capo levato riusciva fuori con coraggio, e sicurezza senza farsi male. Si vede ch'è buon antica l'arte de' saltatori, e tanto avanzata quanto ne' tempi moderni. Anche sopra una ruota da pentolaio (p. 106)