a far visita alla Teresa, e l'ho trovato un uomo guerriero con basette rosse, che parla bene italiano avendo comandato per più mesi a Livorno, ed a Lucca attaccatosi molto alla Bandettini, poetessa famoso.
ø. A dì 8 detto giovedì.
Il terzo libro d'Alfieri tende a mostrare, che le vere lettere, che che sia delle scienze, fiorir non possono se non se all'aura di libertà, e che spinge i buoni scrittori un impulso naturale, che forma solo di grand'uomini, mentre poi le lettere nascere, sussistere, e perfezionarsi possono senza protezione, e da pochi anche nel principato coltivarsi si possono in silenzio.
Ampia è la carriera del suo ragionare sempre enfatico, e caldo, come se la sola libertà costituisse il sovrano, ed unico bene. Alfieri esorta gl'italiani ad esserlo molto lodandoli e del nascer di un popolo nuovo dando speranza.