Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXIX (1801) - Parte I

Volume Ventinovesimo - Parte prima » p. 8v

Una seconda lettura, che or non saprei fare, mi darebbe campo a spigolar più cose. Per lui Arnaldo da Brescia, che morì impiccato, e bruciato in Roma nel 1155

non un eretico, ma un spirito libero dovette essere nell'aver predicata la restaurazione del Campidoglio. E Cola di Rienzo, e il Savonarola. e Masianello? Ma costoro letterati non furono, onde non entrano nel piano di Alfieri, che quasi disegna se stesso, ove dice quali scrittori possono scrivere liberamente (nel cap. 8 di detto libro, ancor oggi dì). Mi duole di non vedere poi il fine diretto di tanto ragionare, mentre ottenutasi la libertà come doverebbe organizzarsi? È ben più facile il richiamarla sulla terra, che il darle la forma, e se Alfieri parla di virtù, non dice qual sia la vera, cioè la veramente utile, la quale il legame esser deve appunto della buona libertà.