sessanta (p. 41). È accidente curioso, che il Galileo sognò di passeggiare il Duomo di Pisa su carboni accesi, e sulle ceneri di quel tempio la notte de' 15 ottobre 1595 che il medesimo bruciò, essendo egli in Padova (p. 63). A p. 110 rileva il Nelli come i Gesuiti emulavano in Padova l'università ove già leggeva il Galileo, e come per decreto del Senato de' 23 gennaio 1595 fu loro vietato il fare. Il celebre senator Curzio Picchena era così imbevuto dell'astrologia che nel 1608 per mezzo del Galileo fece consultare un veronese sopra la nascita di Caterina unica sua figlia, il quale promesse a lei fortuna senza prevedere che restata erede del padre, accasatasi in una illustre famiglia fiorentina, dotata essendo di bellezza, restata vedova si pose nel pubblico postribolo di Siena, dal quale estratta fu rinchiusa