Ved. il mio testamento filosofico fatto d'anni 50 Filza giornaliera XVII. Di poi sono accadute molte cose, che non prevedevo.
Senti, soffri, combatti, adora, e taci.
Tempo turbato, ma vario.
o. A dì 20 detto venerdì.
Molti discorsi, che sento fare, e che sono costretto a seguitare sopra molti poeti, e sopra molte poesie moderne, mi hanno ispirate le annesse riflessioni sensate nelle quali espongo quello, che penso. Vero è che osservata la poesia del Petrarca in qua se ha acquistato in ricchezza d'imagini, ha perduto molto in correzione, ed in eleganza, ed attualmente si raccosta pian piano alla maniera dell'Achillini, e de' suoi seguaci secentisti. Più non si cura la lingua, la sintassi, la purità, l'uso, tutto si vuol dipingere, ma spesso si dipinge di maniera, e di ciò si giudica per prevenzione.
Cartiglio
Riflessioni sensate. Le poesie sono come le belle donne. A tutte noi piacciono le medesime; in tutte vi è chi trova nei, sopra tutte la malizia, il contragenio sparge dei biasimi, la sorte di tutte dipende da chi sa farle valere, da chi le presenta, si prende con zelo la pena di analizzarle maestrevolmente. Elena, senza forse meritarlo, deve essere il tipo della bellezza, come il Petrarca deve esser sempre divino. Già di bella una donna non aveva nome, che in maestoso aspetto con dignità non si sapesse presentare. Sublime statura, larghe fattezze, pupille severe, gesti misurati costituivano un vero merito. E la poesia senza dei pensieri grandi, senza dell'espressioni [...]
supralinear
vere
, senza uno stile severo
supralinear
purgato
, senza una frase coniata sull'esempio altrui non era meritevole di lode. Oggi la donna si veste a capriccio, si liscia, si getta in braccio alla dissipazione, affetta una scioltezza pantomima, e mescola il francese coll'inglese, negli abiti, negli atti, nel costume. E la poesia lontana dalla castità virgiliana si fa lecito adottare imagini asiatiche, o del nord, frasi nuove composte di voci ibride, e scendendo alle smorfie scientifiche del secolo, si allontana dai gran maestri senza saperlo far con arte, e con ragione. Quindi a chi piace una maniera, a chi no. Dante che giganteggia, contenta i pensatori, ,ma questi chiamano danteggiare lo scrivere oscuro, incolto, fantastico. Petrarca dolcemente languido alletta certe fantasie più delicate, ma facilmente cadono esse nello spirito, e nel vuoto di senso. Sorgono Parrini, Mazza, Bettinelli, Cerati, e cento altri simili a loro, che per far troppo bene non dilettano chi è avvezzo alle bellezze originali attinte molti secoli sono nella natura, e non si trovano appagati di una rinnovazione d'idee, e di espressioni coloro che sono assuefatti ad un stile purgato
supralinear
casto
sulla semplicità vecchia. Quindi seguono mille contrasti sopra le poesie, ch'escono alla luce, e chi loda questa, chi quella, come chi idolatra la sposa d'ieri, e d'ier l'altro, e chi preferisce una donna di venticinque o trenta anni ad una di diciotto o venti. Per questo ciascuno formi il proprio gusto, lo purifichi, lo corregga, e dando compatimento alle novità come si dà a quelle
supralinear
che
rimbruttiscono il nostro sesso con golette enormi, con tagli di vestiti scomodi, e caricati, con calzoni snelli, e troppo stretti, non di sia pena di misurar l'eleganza sul gusto altrui, di decidere a voglia d'altri del bello, o del mediocre, e di prepari, se vive, a veder di più ringiovenir le maniere poetiche, e le mode del secolo, con rischio che il Sudate Fuochi ritorni a piacere da senno, che le spalle nude sieno preferite al seno alabastrino, e che di scherno dia bersaglio, chi antepose Orazio al
Glossa
Proti
, l'Eneide all'Adone. Nulla può restar fermo. E sull'orlo del suo regno profondo alta dal cinto in su l'Eternitade, tutto voracemente abbranca, e inghiotte (ll solitario delle Alpi p. m. 104).