amica della ritiratezza, ed imbevuta della maggior parte delle riflessioni che vi trovo. Fino l'imperatore di Russia a cui fu mandato il libro premiò l'autore con un prezioso anello, ed un delicato biglietto di sua mano. Questo servì forse a rilevarne il merito, ma in verità egli scrive da buon uomo, sente quello che scrive, ed è verace. Io sono persuaso che anche a me il soggetto non sarebbe stato difficile, non ostante godo a sentir dire quello, che io averei detto, e che mille volte ho pensato. Egli mi dipinge delle deliziose situazioni, che ho provate, e mi conferma nelle mie idee malinconiche, e piene di saviezza; egli mi richiama alla memoria le riflessioni, che ho fatte e mi trattiene dolcemente