Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XXI (1793)

Volume Ventunesimo » p. 5047

Senza la parola, chi ha pensato a quante cose sa dir l'uomo doppo Montaigne (lib. II cap. 12 t. IV p. m. 234), e doppo me nella Vita di Arlecchino al capitolo dei gesti arlecchineschi parte III? Sicuramente gli animali ancora hanno la facoltà di spiegare i loro bisogni, ma più con la voce, che con i moti. Montaigne numera fino a 47 sentimenti che può l'uomo esprimere con le mani. E con la testa poi, e con gli occhi, e con le spalle, quanto di più sa dire? Quindi l'Aminta del Tasso (atto III coro) dice "E il silenzio ancor suol / aver preghi, e parole". Lo sanno gli amanti, e tutti coloro, che si conoscono di lunga mano. Tutto ciò nasce dall'intelligenza di cui noi siamo dotati superiormente a tutti gli altri animali.

Tempo umido molto, ma meno fosco, anzi ragionevole, e dolco.