o. A dì 4 detto mercoledì.
Gli scrittori di storia portano nella medesima il loro spirito, la loro finezza, il modo lor di pensare, e spargono i propri pregiudizi nell'avvenire, con far pompa di talento, di eloquenza, di dottrina. A ciò tendono le orazioni che fingono, le massime, o riflessioni, che spandono, le digressioni, che innestano nei loro scritti. Quindi piacciono più o meno ai lettori in proporzione delle disposizioni di questi a veder come loro, a giudicar come loro. Ma una cronica sincera, esatta, un diario veridico quanto è più utile nel lasciare a tutti la libertà di pensare sopra le persone, e gli avvenimenti come piace senza esservi strascinato dall'altrui sentimento. Io torno sempre a preferire l'abate di S. Pierre a Tacito,