perdesse sopra i frontespizi dei libro la memoria dei loro autori che confusione caderemmo per determinarci allo stadio dei buoni. Verisimilmente ci verrebbero alle mani i peggiori e nel caos delle biblioteche non si saprebbero ripescare quelli, i quali lo meritassero. Attualmente il giudizio degli uomini, canonizza in certa guisa gli scrittori più pregievoli, e noi prevenuti per loro legghiamo tutto quello, ch'esce dalla loro penna sulla persuasione di profittarne. Ma perduta questa bussola i libri più inetti si confonderebbero con i migliori, e noi a gran stento c'imbatteremmo tardi in questi. Ma non ostante la prevenzione qualche volta ci tradisce, e dei più gran geni stimiamo a torto anche lo sterco.