Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIX (1791)

Volume Diciannovesimo » p. 3991v

i falsi dei fu dal Bracciolini vergato

in amenissime rime, anzi fin la logica delle donne fu spiegata, che dall'utero prende i suoi argomenti, e l'indiscretezza del loro bijou narrò sinceramente, arrivando fino a comentare "le zanzare [...] cantavano già il Taddeo, / e zucche sgrignute, e sguardi di ramarro" non che il Pataffio di ser Brunetto l'Apocalisse ed altre tali cose uscite da delle penne temprate come quella di Rabelais . Con essa Plutarco formò dei paragoni stranissimi, Thomas ingigantì gli eroi, il Lalli ridusse pimmeo Enea, quasi nel tempo stesso di Scarron. Piron lodò Priapo, il Berni la peste, altri l'asino, altri il nulla, ed io ho scritto