forse troppo d'Arlecchino, e con troppo buon senso. "Come il sol volgr le infiammate rote". Per dar luogo alla notte medita il solitario, e vago di giovare agli altri scrive le Sette trombe, o piange Filandro,
e "Della natura moribonda i gemiti" o canta l'innamorato "Erano i capei d'oro all'aura sparsi" per sfogar sua doglia, o prima di squarciarsi il seno tesse l'apologia del suicidio.ø. A dì 4 detto martedì.
Dalle tavole di Mosè scritte con le punte dei fulmini, dagli obelischi scolpiti col duro acciaio fino [...] penne di corvo dei più minuti caratteri, ai fogli di cenci maceri sopra dei