o A dì 19 detto domenica.
Eccomi all'entrare dell'anno sessantunesimo e con ragione ripeto col Guidi "Io, che mercé degli anni / Veggio il vero, da presso, / Cui giovenil desio mirar non cura: / Nella sua fronte impresso / Scopro quanto fra noi s'adombra, e oscura. / Veggio, perché s'indura / Entro gli affanni un'alma, / E qual error l'ingombra. / Scorgo, che solo è un'ombra / Quanto tien di splendore orma, e figura; / E la sonora fama, / Che più vagare io sento / Altro non è, che un vento, / Anzi a taluno intorno /