Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVIII (1790)

Volume Diciottesimo » Diario » L 18 » [Dal 18 aprile] » p. 3704

così pochi lo pensano, non che la fanno conoscere agli altri.

Tempo bello, ma sempre un poco freddo con della brinata leggiera.

ø A dì 23 detto venerdì.

A me pare, che l'invenzione dei romanzi sia simile a quella della pittura detta a grottesco in cui la mano cento, e mille cose disegna stranamente capricciose, e lontane assai dal verisimile, e dal possibile, creando esseri di tutt'i generi fantastici, e nuovi con partirsi dal ritrarre la natura nel suo vero. Così gli scrittori di romanzi rincarando sopra la storia immaginarono amori, disavventure, prodezze in copia, poi il vasto regno delle fate, dei silfi, e tante altre cose di ogni specie grandi, piccole, malinconiche, gaie, serie, ridicole, modeste, oscene, satiriche, allegoriche lontanissime dalla verità, che pure divertono, e trattengono piacevolmente l'ozio.