antichi Greci, e Romani, né usano certe strane libertà per i medesimi motivi, come le gentilezze della corte, e del secolo di Luigi XIV non erano quelle della culta Atene, e della potente Roma. Il poterci figurare la corte di Tiberio, e di Nerone ci occuperebbe di stupore, ed il leggere che Catone scrisse un libro contro i suddetti giuochi florali senza poter persuadere ai magistrati l'indignazione, che meritavano ci fa concludere, che pochi fossero i savi che gli disapprovassero, perché tutta Roma era corrotta, come corrotta era in sostanza Parigi quando legittimava con fasto i suoi figli adulterini quel sovrano, non so se più grande, ma non meno libertino di Luigi XV: del rimanente se si svestissero della pedantesca rozzezza gli eruditi, che hanno illustrate le antichità si mostrerebbe quello che ora