Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XVI (1788)

Volume Sedicesimo » Diario » F 16 » [Dal 10 febbraio] » p. 3039

Con essi a quante cose si aprirebbe il campo? Quanto mi renderei più piacevole, più interessante? Come spargerei di fiori i miei racconti? Ma ho preso a portare una soma superiore alle mie forze, onde anche questa Vita rimarrà come le altre cose mie, imperfetta, incompleta, inutile. Lo sia: mi sarò abbastanza trastullato nell'abbozzarla.

Mie massime sul giuoco. Ho sempre giuocato, benché nemico del giuoco, ma ho giuocato a giuochi di società e di piccole somme, perché la mia borsa è stata quasi sempre vuota, e perché ho creduto, che il perdere fosse un male in qualunque circostanza. Non ho poi tenuto conto né della perdita, né della vincita, mentre mi è parso di essere stato sempre disgraziato, ed ho