Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » D 13 » [Dal 5 febbraio] » p. 2358

Questa si è già introdotta nel vivere moderno,

che non vi è donna la quale potesse mostrarsi se fosse del carattere di madama de Montbazon di cui dice il cardinale di Retz (t. I p. 202) che nel vizio non conservava neppure il rispetto per la virtù, e che non vi è signore il quale non si vergognasse di narrare di sé quello che narra il medesimo cardinale Bassompierre ecc. Ma prescindendo da tutto ciò in altri incontri ancora che vaglio io? Onesto fino allo scrupolo trovo il mio conto ad esserlo, ben ricordevole di ciò, che disse al capezzale il Gran Condè, cioè "Io conosco adesso più che mai, che in vita bisogna essere galantuomini, e che non vi è di solido altro che questo" e soffro con piacere la mia inabilità a saper fare il male, che tanti deridono sdegnosamente, la qual cosa compensa non poco l'incapacità che possa avere un tal carattere a fare il bene, ch'esiga coraggio, forza, intrepidezza. Il mondo ha bisogno di questi, perch'è popolato di quelli.