Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » C 13 » [Dal 18 gennaio] » p. 2349v

attaccati dei cervi al suo cocchio ecc. Che si dirà? Che suo padre fu miserabile, che la sua casa ereditò dal fondatore della Società Colombaria, più dai Samminiati, e da un fratello morto tisico in fresca età, onde si arricchì; che il presente tira a ritornare allo stato primitivo; che si compiace di esser bassamente celebre, che poco bene educato null'altro sa, e null'altro stima che cavalli.

Questo gusto non è solo in lui, ma pochi altri possono sfogarlo sì liberamente. Già vi fu Guido da Bagnano che per i barberi era matto, ma Pazzi va più avanti, ed in questi giorni egli è quello che brilla al passeggio delle maschere, come il primo brillava alle corse dei pali. Che gusto sciocco, sterile, e insignificante.

o A dì 27 detto giovedì.

Giornata superba.

Ho pranzato stamane a casa Fabbrini in buona compagnia, e lautamente ed il Carnevale principiato per le nuove moderne disposizioni lunedì scorso con il permesso delle maschere, si riscalda anche per me modestamente.