Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XIII (1785)

Volume Tredicesimo » Diario » B 13 » [Dal 9 gennaio] » p. 2340

ø A dì 12 detto mercoledì.

Sento parlare dei veri materialisti, che concepiscono l'uomo come una vera macchina. Io dico loro, che si esaminino per meglio istruirsi, ma lo dico invano, e ne rido. Ormai spenderei male il mio polmone a pretendere d'illuminarli con le mie parole. Hanno preso il loro sistema, peggio per essi. Non compassioneranno mai tanto me, quanto io compassiono loro. Hanno dei filosofi dal loro partito, io ho me, e le mie riflessioni. Mi piace più il dubbio, che il dommatizzare, e condannato a restare in questo dubbio, mi vendico innocentemente col divertirmi di questi Sçavans, che hanno sempre in bocca Locke, Condillac, Mirabeau, i quali non vagliono più di Montaigne, di Charron, di Bayle, che pur sono uomini con tutt'i difetti, gli errori, i mancamenti degli uomini. A prender la cosa in serio si dovrebbero scrivere quattro volumi in foglio, che i miei avversari non leggerebbero, o malignerebbero, calunnierebbero, storcerebbero, confuterebbero stranamente per non scomparire con i loro eguali. Piuttosto mi