Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XII (1784)

Volume Dodicesimo » Diario » D d 12 » [Dal 13 dicembre] » p. 2321

ø A dì 16 detto giovedì.

Dice il sopra citato conte di Rivarol, che i pensieri più vigorosi si stemperano nella prosa italiana, ed in ciò ha pur troppo ragione nel più, ma questo difetto è comune anche alla lingua latina, e non ostante non si può rinfacciare a Tacito. Dunque benché il gusto, e lo stile del Boccaccio sia asiatico, con tutto ciò facilmente potrebbe correggersi come lo mostrò il Davanzati traducendo il detto storico, ed io lo desidererei, che amo appunto lo stile robusto, e conciso, stancandomi facilmente di quello troppo tortuoso di Cicerone, benché con una dolce armonia solletichi l'orecchio più di qualunque francese. Ma il conte in altre riflessioni ha molto torto, come saprà mostrarlo il dottor Sarchiani, e biasima quello che doveva lodare, se più cognizione avesse avuta di nostra ricchezza.

Pioggia assai doppo le undici della mattina, e nel giorno.