medesimo ne' giorni passati mi scrisse una pulita lettera per ringraziarmi, e mi offerse d'inserire nella nuova edizione che fa delle sue poesie una nuova ode col mio nome, la quale poi mi mandò. Io lo sincerai dichiarandoli che stimavo le sue rime, ma che non ero punto il promotore della suddetta ristampa. La mentovata ode è in lode di Metastasio, e l'ho trovata nella massima parte felice. Aspetterò quello che succederà non avendo sgradita la gentilezza di Labindo, quantunque ami la mia oscurità innocente. Del resto serbo tali poesie nella Filza giornaliera VII num. XL per ricordo dell'accidente curioso avvenutomi. Chi credette, che io fossi veramente l'autore della mentovata edizione mi conosce bene assai, e non ostante mi ha sostenuto esser veramente mia la lettera ch'è in fronte ad essa, perché mio è lo stile.
Tempo molto piovoso nella mattina, e nel giorno.