Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume XI (1783)

Volume Undicesimo » Diario » Y 11 » [Dal 18 ottobre] » p. 2088

dell'uomo, quanto potrebbe portarsi. Sposato così un certo pirronismo, mi trovo più contento a passare il mio tempo nelli studi materiali, volgendo, e rivolgendo le cose di fatto, come un naturalista che classa, e riclassa i corpi dei tre regni a sua fantasia. Infatti è più utile un legnaiolo, che adopera i legni, che un fisico che ne studia la formazione. La maladetta vanità produce, che tutti vogliono da uno, o due fenomeni alzare l'edifizio delle cose naturali, onde io mi getto lontano a rider di loro, mentre non posso ridurli a depositare le loro osservazioni nell'archivio del genere umano, e mi balocco con la storia, con la filologia, con le medaglie, con le iscrizioni, con i libri ecc. ecc. ecc. osservando con riso la pena altrui, e l'altrui albagia nel voler dar corpo ai sogni, nel santificare le loro idee, nel pretendere, che dai loro pensamenti stia pendente la felicità dei poveri mortali.

Tempo bellissimo.